Il tecnico campano torna in una situazione delicata per i biancocelesti a causa del blocco del mercato. Ma due “colpi” li ha già in casa. Può essere il loro anno.
Quel “non aver rispettato l’indicatore di liquidità”, adesso farà luce su come sarà arrivata effettivamente la Lazio a questo inizio di stagione. Domenica c’è il Como per la prima giornata della nuova Serie A. Di certo non un avversario semplice, considerando il mercato fatto in entrata dalla squadra lombarda. Dal lato Lazio invece è rimasto tutto bloccato, almeno fino al 1° settembre.
Per la sessione di gennaio, come riportato dal Corriere dello Sport, c’è la possibilità di sblocco con Lotito che starebbe lavorando per raggiungere un accordo con un main sponsor da mettere sulla maglia. L’alternativa resta sempre la vendita di calciatori ma, per raggiungere la soglia di deficit da sanare (90 milioni), ce ne vogliono di cessioni, visto che sono partiti solo Tchaouna, 15 milioni, e Casale, 6,5 milioni.
Ma questo si vedrà dal 30 settembre quando ci saranno ulteriori controlli. Adesso la Lazio deve fari i conti con quelli che ha a disposizione. Sarri ha lavorato molto per riuscire a trattenere alcuni dei giocatori più importanti tra cui Rovella e Zaccagni. E bisogna dargli atto dopo quel “non sapevo del mercato bloccato” che stava per dividere da subito le strade dei biancocelesti e del tecnico campano.
Quei due giocatori fondamentali e sicuramente al centro del progetto presente e futuro laziale. Se per il capitano non c’è nemmeno il rischio di un possibile ballottaggio, discorso diverso per Rovella, che adesso dovrà guardarsi le spalle.
Cataldi torna e si prende il posto di Rovella?La scelta di Sarri
Fino a due mesi fa era in prestito alla Fiorentina e tutto sommato aveva fatto bene. Ma anche lì c’è stato un cambio di allenatore e le dinamiche sono cambiate: niente 4 milioni di riscatto e ritorno alla base. Danilo Cataldi adesso è tornato con la voglia di riprendersi le chiavi del centrocampo laziale. Quel centrocampo che è stato suo proprio con Sarri. Il problema però si chiama Nicolò Rovella.
Il classe 2001 l’anno scorso è stato il faro che ha illuminato il cerchio della metà campo biancoceleste. Era l’uomo di Baroni e vorrà esserlo anche con il suo nuovo allenatore, soprattutto perché è stato prima riscattato dalla Juventus per 17 milioni, poi perché è rimasto dopo l’interessamento dell’Inter per sostituire Calhanoglu. Anche lì è cambiato tutto con la permanenza del turco.

E adesso ci troviamo davanti ad un bivio: Rovella o Cataldi? Sarri ha detto che “si alterneranno”. E così effettivamente è stato in tutte le amichevoli prestagioni in cui ha concesso lo stesso minutaggio ad entrambi. L’unica differenza è stata la titolarità: Rovella ha iniziato dal primo minuto nelle prime quattro, Cataldi solo nell’ultima, che di solito rappresenta il test ufficiale prima dell’esordio in campionato.
Considerando che la Lazio non ha nemmeno competizioni extra, a parte la Coppa Italia, sarà difficile credere all’alternanza detta dall’ex Napoli, visto il motto portato avanti negli anni al grido di “fedelissimi”. Bisogna capire solo se vorrà tornare al suo vecchio regista o cambiare pellicola. Si attende solo domenica per scoprirlo, perché il tecnico campano non parteciperà alla conferenza stampa prepartita.
Cancellieri, da panchinaro a titolare? Sarri adesso lo vede con occhi diversi
Si sono incontrati 3 anni fa quando la Lazio lo prelevò dall’Hellas Verona. E all’epoca si sapeva benissimo che avrebbe fatto il panchinaro di un certo Felipe Anderson. In totale furono 20 le presenze, ma quasi tutte da subentrato e con pochi spezzoni di partite. Una discontinuità che spinse entrambe le parti a dividersi (temporaneamente). I due prestiti all’Empoli e al Parma, hanno portato i frutti sperati.

Non un grande realizzatore, ma ha comunque messo 7 volte il pallone nel sacco. Una grande differenza è stata fatta grazie alla sua gamba, molto veloce e rapida nello scatto lungo. Tutte caratteristiche che hanno convinto Sarri a considerarlo centrale sul quella fascia laterale. Da non dimenticare però Isaksen, attualmente alle prese con una mononucleosi che gli ha praticamente fatto saltare tutto il ritiro estivo.
Da metà settembre tornerà e dovrà mettersi all’opera per riprendersi quel posto che era suo l’anno scorso. Il tutto accompagnato dal solito veterano Pedro, pronto a subentrare e dare fastidio (chiedere ai tifosi dell’Inter). Sarri ha voluto far “fare le ossa” a Matteo Cancellieri, e alla fine ha avuto ragione lui: il tecnico campano adesso ha la sua nuova freccia. E fantallenatori, tenetelo sott’occhio.