C’è una maledizione nel mondo del calcio che torna alla ribalta quando scompare un VIP, questa volta “è toccato” a Giorgio Armani.
La scomparsa di Giorgio Armani all’età di 91 anni è in cima a tutte le testate e domani riempirà le pagine dei quotidiani, così come quelle dei telegiornali. Icona della moda, Armani ha legato il suo marchio anche al mondo dello sport. In primis in basket, dove il legame con l’Olimpia Milano è indissolubile.
Ma il marchio è entrato anche nel mondo del calcio italiano. Prima il Napoli, di cui è sponsor tecnico dal 2021. Poi la Juventus, con cui la collaborazione è per il guardaroba formale della squadra. Proprio in bianconero, ha giocato “Rambo”, ovvero Aaron Ramsey.
Il centrocampista gallese è da anni “vittima di una maledizione”. Quando segna, caso vuole, dopo poche ore/giorni scompare un VIP.
Ovviamente, non è una vera maledizione, semplicemente una correlazione spuria, ovvero due fenomeni che sembrano essere statisticamente correlati ma in realtà non esiste alcun legame di causa-effetto diretto tra di loro.
Aaron Ramsey, oggi, non gioca più in top campionati europei, ma in Messico, al Pumas UNAM. Il club lunedì ha battuto per 1-0 l’Atlas nel recupero. E indovinate un po’ chi ha segnato? Esatto, proprio il gallese. Ribadiamo che non si tratta di una maledizione, ma semplicemente di un’assurda correlazione che questa volta “ha colpito” Giorgio Armani. Ma da dove nasce il mito?
Ramsey e l’assurda correlazione con la morte dei VIP: da dove nasce questa diceria
Tutto a inizio il 14 ottobre del 2009, quando il giovane Ramsey segna durante Liechtenstein-Galles. La “sua prima vittima”, ribadiamo che si tratta semplicemente di un’assurda correlazione, è Andres Montes. Storico giornalista e commentatore sportivo spagnolo.
Il fatto si ripete dopo un mese. Ramsey segna con la nazionale e il giorno dopo scompare Antonio de Nigris, calciatore messicano vittima di un arresto cardiaco.
Tra le “vittime illustri” di Rambo, soprannome di Ramsey, ci sono anche leader terroristici e capi di Stato. Un esempio? Il primo maggio del 2001 Ramsey segna contro il Manchester United e il giorno seguente viene ucciso Osama Bin Laden durante una retata.
Stessa coincidenza nel mese di ottobre. Il gallese segna contro l’Olympique Marsiglia e il giorno seguente, il 20, Mu’ammar Gheddafi viene catturato e ucciso dai militari americani.
L’assurda correlazione qualche giorno prima aveva colpito anche Steve Jobs, scomparso il 5 ottobre. Il giorno precedente, contro il Tottenham, aveva segnato proprio l’ex Juventus.

In tutto il mondo, ormai la strana coincidenza comincia a diventare nota. Nel 2012, una vittima illustre è Whitney Houston. La cantante scompare il 12 febbraio e un giorno prima Ramsey aveva segnato un gol contro il Sunderland.
Giorgio Armani non è la prima “vittima italiana”. Nel 2014, la “maledizione” aveva colpito Pino Mango. Il gallese segna il 6 dicembre e il cantante accusa un malore mortale il giorno seguente sul palco del Palaercole di Policoro.
Un altro sportivo entrato nella “maledizione Ramsey” è Nicky Hayden. Il pilota, campione del mondo di MotoGP, è stato investito a Cesena il 22 maggio del 2017 mentre pedalava in bicicletta. Il giorno precedente, Ramsey aveva segnato un gol contro l’Everton.
Ribadiamo, ancora una volta, che non si tratta di una maledizione, ma di una coincidenza nota in tutto il mondo che ha davvero dell’assurdo.