La decisione tanto attesa è arrivata, dal 2026 il calendario calcistico subirà una rivoluzione con protagoniste le nazionali.
La prima sosta delle nazionali stagionale è stata archiviata. Differentemente da altre volte, in Italia c’era una maggiore attenzione per gli azzurri legata a due motivi principalmente: la prima volta di Rino Gattuso da ct e il tentativo di qualificazione ai Mondiali 2026 senza dover passare per i playoff.
Gli italiani possono essere felici per il primo punto. Il tecnico calabrese ha vinto le prime due sfide contro Estonia e Israele segnando entrambe le volte cinque gol e mostrando un grande spirito contro Israele. Per quanto riguarda il discorso qualificazione, il pass diretto per l’America sarà decisamente complicato ottenerlo.
La Norvegia ha battuto per 11-1 la Moldova rendendo pressoché impossibile un rientro dell’Italia a meno di passi falsi della squadra di Haaland prima della sfida di novembre.
Prima, però, ci sarà anche la pausa di ottobre durante la quale gli azzurri affronteranno nuovamente Estonia (sabato 11) e Israele (martedì 14). Dal prossimo anno, però, le cose cambieranno. La FIFA ha deciso di rimuovere la pausa del mese di ottobre.
La FIFA rivoluziona il calendario delle nazionali: dal 2026 addio alla sosta di ottobre
Dal prossimo anno ci sarà una svolta storica per l’intero movimento del calcio internazionale. L’annuncio è arrivato oggi e a darlo è stata la FIFA. Dalla prossima stagione, la sosta per le nazionali del mese di ottobre sarà accorpata con quella di settembre. Ci sarà dunque una sola pausa nei mesi iniziali dei campionati, ma che durerà di più.
Innanzitutto, la pausa sarà slittata di qualche settimana e andrà dal 21 settembre al 6 ottobre. Quest’anno, invece, la sosta di settembre è durata dall’1 al 9.

La FIFA ha accolto la richiesta di club e giocatori che avevano presentato questa proposta da tempo. Il motivo è legato alla riduzione dei viaggi, che saranno diluiti nel tempo, e a giovarne saranno anche i ct che potranno lavorare con le proprie selezioni per più giorni di fila.
Durante le oltre due settimane di pausa del 2026, ogni nazionale giocherà quattro partite. Resta invece confermata la pausa di novembre (quest’anno dal 10 al 18). Le due pause nella seconda parte del 2026 resteranno in vigore fino al 2030. L’auspicio è di ridurre il numero di infortuni, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, e accontentare tutte le parti in causa.