Dal Brasile alla maglia azzurra, il Napoli ha messo nel mirino un giovane talento per colmare una lacuna della propria squadra: Conte ne ha bisogno per puntare in alto
Come sempre, per chi vince, la missione più difficile, in seguito, è quella di confermarsi. Lo sa bene il Napoli, che ha come obiettivo il tentativo di vincere per la prima volta nella sua storia due scudetti consecutivi. La concorrenza, però, è agguerrita a dir poco. Azzurri agganciati in vetta da Milan e Roma, dopo la sconfitta contro i rossoneri a San Siro. La Juve è a un punto e l’Inter a tre. La corsa per il vertice sarà lunga e faticosa.
Nello scontro diretto contro Allegri, le assenze ma anche gli errori commessi hanno penalizzato gli azzurri di Conte. Che rimangono una compagine molto forte, che nel secondo tempo ha cinto d’assedio i rossoneri e ha quasi rimediato una partita che appariva persa all’intervallo. Ma servirà, nelle prossime gare, una squadra diversa. E anche sul mercato, Conte si aspetta qualcosa. Per il prossimo futuro, c’è una lacuna da colmare. La risposta può essere in un talentuoso giocatore brasiliano.
Napoli, manca una seconda punta di ruolo: i partenopei osservano Wallace Yan, ecco chi è e quanto costa
Sono tanti, i calciatori che dal campionato verdeoro sono in rampa di lancio verso il calcio europeo. Come Wallace Yan, promettente seconda punta che si era già vista in azione al Mondiale per Club.

Il calciatore del Flamengo in quella occasione aveva realizzato due reti in pochi spezzoni di gara. Giocatore che può svariare da punta di appoggio al centravanti, da riferimento principale e da trequartista, è seguito da vicino dal Napoli e da altri club importanti come Monaco e Crystal Palace secondo il giornalista turco Ekrem Konur. La sua clausola rescissoria sarebbe fissata in 60 milioni di euro, ma si ritiene che l’acquisto possa avvenire anche a cifre inferiori.
Napoli, Conte riflette dopo il ko con il Milan: tra errori e aspetti da sistemare
Intanto, nell’immediato, Conte pensa a come far esprimere meglio la sua squadra. A Milano, errori di posizionamento decisamente inconsueti, frutto di una interpretazione sbagliata da parte del tecnico e di aggiustamenti da dover compiere.

Difesa troppo alta, per quelle che sono le forze a disposizione in questo momento, il centrocampo con i cosiddetti Fab Four fatica a ingranare nonostante la grande qualità e fisicità. La sensazione è che si debba inquadrare diversamente De Bruyne nello scacchiere tattico, per farlo coesistere al meglio con gli altri. E non è detto che in qualche caso non si possa tornare al 4-3-3.