“Mbappè compra il Kairat in due mesi”: lo scenario è spaventoso

Il divario choc tra i salari dei due club, che si sono sfidati proprio ieri in Champions, impazza sul web: il francese potrebbe acquistarli in pochi mesi

Il Real Madrid ha calpestato il Kairat Almaty con un 5-0 che sa di lezione, e al centro di tutto c’è Kylian Mbappé, che con la sua tripletta ha ricordato a tutti quanto sia abissale la differenza tra una gigante e un’outsider. Una gara che fa da promemoria su come il denaro riscriva, sempre di più, le regole del calcio.

Per il Kairat, campione in Kazakistan e orgoglio di una nazione che sogna in grande, è stata un’altra umiliazione cocente, dopo il 4-0 incassato a Lisbona contro lo Sporting. Eppure, c’è qualcosa di epico in questa sfida: giocare contro il Real non è da tutti, e per i tifosi locali, resta un evento da raccontare ai nipoti.

Le differenze choc dei salari: numeri pazzeschi

Ma andiamo al cuore di questa storia: la rosa del Kairat è valutata complessivamente 12,7 milioni di euro. Ora pensate a Mbappé: il suo ingaggio netto ammonta a 25-30 milioni annui (lordi superano i 60, secondo stime recenti), significa che in appena due mesi e mezzo, il francese incasserebbe abbastanza da mettere in tasca l’intero valore della squadra kazaka.

Mbappe
Le differenze choc dei salari: numeri pazzeschi (Ansa) – rompipallone.it

Il Real, con il suo miliardo e passa di fatturato nella stagione 2023-24 (primo al mondo a sfondare quel muro), e una crescita del 10% nel bilancio 2024-25 che lo porta a 1.185 milioni, naviga sempre più in alto. Il Kairat? L’anno scorso ha chiuso con 10 milioni di euro di ricavi, il più basso tra tutte le squadre impegnate in questa fase di Champions. Nessun altro club ha fatto “peggio”.

Con budget da serie C europea, dunque, il club è in competizione con questi mostri. E sarà anche affascinante, ma è clamorosamente spaventoso. Resta da apprezzare, però, la disciplina di un fenomeno che potrebbe avere la pancia piena come Mbappe: in campo contro il Kairat, ha corso come se ogni pallone fosse una questione di vita o di morte.

Il calcio, più che uno sport, sembra esser diventato un business che schiaccia i più deboli. E mentre i Blancos di Alonso marciano verso gli ottavi con sei punti, il Kairat torna a casa con zero, ma con una storia da raccontare di generazione in generazione. Perché nel calcio, a volte, basta poco per sognare, anche con un distacco economico così netto.

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