Inter, altro che rimpianto: zero gol e zero assist per l’ex nerazzurro, numeri da incubo

I dati non mentono: la partenza dell’attaccante è stata inevitabile, ma nemmeno il nuovo campionato gli ha portato fortuna

Sembrava l’occasione perfetta per il riscatto, ma ancora una volta il flop è dietro l’angolo. Questa la storia di uno degli ex nerazzurri, che ha lasciato Milano per tornare a brillare in Sudamerica, la sua terra. Purtroppo, però, le aspettative non sono state rispettate.

C’è chi lo chiama ancora il Tucu, ma per i supporter del suo nuovo club, il Botafogo, il conosciuto soprannome non sembra bastare per giustificarne l’acquisto. Si, parliamo di Joaquin Correa, 31 anni, rientrato a disposizione di Davide Ancelotti dopo uno stop per problemi muscolari. Il suo ritorno, però, non ha scaldato i cuori dei tifosi brasiliani.

Correa: altra stagione deludente? La partenza dice di si

In 17 presenze con la maglia bianconera, per un totale di 758 minuti, l’argentino non ha segnato un gol né regalato un assist. Un andamento che ricorda fin troppo i suoi ultimi anni in Europa, dove le aspettative sono sempre state più grandi dei risultati.

Correa in campo col Botafogo
Correa: altra stagione deludente? La partenza dice di si (Ansa) – rompipallone.it

Arrivato all’Inter nell’estate 2021 dalla Lazio, Correa era stato voluto fortemente da Simone Inzaghi. Costo dell’operazione: 32,6 milioni di euro tra prestito e obbligo di riscatto. Un investimento che prometteva grandi numeri, con i tifosi nerazzurri che sognavano un attaccante capace di spaccare le partite con la sua velocità e il suo estro.

Ma il sogno è svanito in fretta. Tra infortuni, prestazioni opache e una difficoltà evidente a inserirsi nei meccanismi della squadra, il Tucu ha lasciato Milano con un bilancio negativo: 99 presenze, 3.568 minuti giocati e appena 12 gol in quattro stagioni, di cui una in prestito al Marsiglia.

Il trasferimento al Botafogo sembrava l’occasione perfetta per un riscatto. Tornare in Sud America, dove aveva mosso i primi passi con l’Estudiantes, poteva essere la chiave per ritrovare fiducia e gol. Il club di Rio, ambizioso e in corsa per il Mondiale per Club, lo ha accolto con speranze. Ma i primi mesi sono stati un prolungamento delle difficoltà europee.

In 18 partite (17+ 1 di coppa), Correa ha collezionato solo tre ammonizioni e zero contributi decisivi. Titolare solo nel 31% delle gare, è spesso entrato a partita in corso, senza mai lasciare il segno. E i tifosi, che all’inizio lo avevano accolto con curiosità, ora lo guardano con scetticismo.

Davide Ancelotti, il figlio di Carlo che da questa stagione guida il Botafogo, ha il compito di rivitalizzarlo. Ma non sarà facile: a 31 anni, Correa dovrebbe essere nel pieno della maturità calcistica, eppure il suo rendimento ci parla di un vero e proprio declino. E il rischio, ora, è quello di diventare un eterno incompiuto.

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