La Serie A torna grande, dato stupefacente: non accadeva da 8 anni

I numeri dell’inizio del nostro campionato fanno ben sperare: uno dei temi più caldi tra i tifosi sembra aver cambiato trend

La Serie A raggiunge la seconda pausa stagionale, ma il dato che ruba l’occhio non riguarda un piazzamento in classifica. Sta infatti accadendo qualcosa che non si vedeva da otto anni. Tra le pressioni, forti e immediate, e i pareri dei tifosi, il calcio italiano sembra infatti puntare, finalmente, su pazienza e progetti a lungo termine.

Il nostro campionato, in questo avvio di stagione, arriva alla seconda sosta senza aver perso nemmeno un allenatore. Una rarità, quasi un miracolo nel contesto del calcio odierno, dove le crisi si risolvono spesso con un un nuovo nome in panchina. Per l’esattezza, non capitava da otto anni, dalla stagione 2017/18, quando dopo i primi sette turni le squadre avevano resistito alle tentazioni di rivoluzione.

Serie A, il trend sta cambiando per i mister? Il dato fa ben sperare

Sia chiaro, non è mancata la tensione: basti pensare a Marco Baroni sulla panchina del Torino, che ha tremato fino all’ultimo respiro contro la Lazio. Un pareggio salvifico, che ha allontanato le voci di corridoio e dato un po’ di respiro al tecnico toscano. Stessa sorte per Eusebio Di Francesco al Lecce, che ha incassato la sua prima gioia stagionale grazie a un guizzo di Riccardo Sottil nel match contro il Parma. Senza quella rete, chissà, forse avremmo già letto titoli diversi.

Pioli con Gilardino
Serie A, il trend sta cambiando per i mister? Il dato fa ben sperare (Ansa) – rompipallone.it

E poi c’è Stefano Pioli alla Fiorentina: chi avrebbe scommesso su un inizio così traballante per lui, reduce da anni di risultati positivi altrove? Eppure, i viola non mollano. Hanno scommesso su un percorso triennale, e i primi intoppi non bastano a rovinare i piani. In fondo, nel calcio, resistere ai momenti bui spesso solidifica il gruppo.

Questa pausa, insomma, non è solo una boccata d’ossigeno per i mister in bilico, ma un segnale per l’intero movimento. Progetti come quello della Fiorentina con Pioli, triennale e ambizioso, potrebbero diventare il modello. Certo, il rischio è sempre dietro l’angolo: basterebbe un filotto di sconfitte alla ripresa per riaccendere l’allarme. Ma per ora, la Serie A respira.

E i tifosi, abituati a drammi settimanali, si godono una quiete del tutto inaspettata. Chissà se durerà. Intanto, godiamoci questa anomalia: otto anni dopo, il calcio italiano riscopre la pazienza. E non è poco.

Gestione cookie