La stella del Barcellona si confessa: “Dovevo vestire la maglia dell’Italia”, che rammarico per gli azzurri
La Nazionale italiana non sta certo vivendo un bel momento. Negli ultimi due Mondiali non ha preso nemmeno parte alla fase finale della manifestazione e, da Campioni in carica, nell’ultimo Europeo sono arrivate solo figuracce, con l’eliminazione per mano della Svizzera. Insomma, il calcio italiano è a caccia di talenti, sta provando a rinnovarsi e ritrovarsi per tornare ai fasti di un tempo.
E se i giovani talenti sono pochi, l’Italia sta provando a “pescare” all’estero, in Sudamerica soprattutto lì dove tantissimi emigranti nel secolo scorso si rifugiarono in cerca di fortuna. Ed ora i nipoti o pronipoti possono essere preziosi per Luciano Spalletti. L’ultimo in ordine di tempo è stato Mateo Retegui, capocannoniere della Serie A e pilastro della nazionale azzurra.
La Federcalcio sta corteggiando da diversi mesi Cherki, ci ha provato anche con Soulé: un’opera di convincimento che non sempre va a buon fine ma è certamente un modo per non impoverire troppo l’organico azzurro.
Raphinha poteva giocare nell’Italia: la clamorosa rivelazione
Nelle ultime ore le dichiarazioni di una delle stelle del Barcellona che domani sera fiderà l’Inter nel ritorno della semifinale di Champions League hanno creato – e continuano a farlo – grandissimi rimpianti. Ci riferiamo a Raphinha che ha ammesso senza mezzi termini come fosse ad un passo dal vestire la maglia dell’Italia.

“Ero vicino ad accettare la convocazione con l’Italia, ero pronto ed avrei dovuto giocare Euro 2020” l’ammissione del calciatore blaugrana che ha spiegato come sia Jorginho – altro oriundo – che i membri della Nazionale lo chiamavano continuamente. “Mi aveva colpito il progetto che lo staff italiano aveva per me, anche se speravo ancora nel Brasile“.
Già, ma cos’è successo? Perché Raphinha non veste la maglia dell’Italia? “Il mio passaporto per fortuna non è arrivato in tempo” ha spiegato il calciatore che oggi è un pilastro del Brasile, oltre che del Barcellona. Un passaporto italiano che avrebbe ricevuto in quanto Rafael Dias Belloli “Maninho”, il padre del calciatore, è di fatto cittadino italiano.