Grazie lo stesso

 

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GRAZIE Islanda, grazie per averci fatto sognare, per averci fatto credere che una nazione di 321 mila abitanti potesse giocarsi una chance di arrivare fino in fondo nella competizione internazionale più importante dopo i Mondiali. Nel giorno dopo, ahinoi, la caduta di Roma, i Galli si aggiudicano lo scontro barbaro contro gli eroici Vichinghi. Altra serata amara dunque per molti italiani che inevitabilmente simpatizzavano per la nazionale che da domani risponderà agli ordini del ct Lagerback, una selezione che ci ha fatto innamorare a suon di rimesse laterali in stile Stoke ma, soprattutto, per il “canto del Geyser” che è praticamente diventato l’inno di questi europei. Come da pronostico, passa la Francia che ha ristabilito la legge del più forte, non ha quasi mai rischiato e ha dominato tatticamente l’Islanda. Nel primo tempo bastano Giroud, Pogba (primo gol nella competizione dopo non poche critiche), i soliti Payet e Griezmann a mettere in ghiaccio la partita.
Nella ripresa viene fuori l’orgoglio dell’Islanda con il gol di Sightorrson al ’55 al quale però risponde subito Giroud. Il 5-2 è firmato Bjarnason, vecchia conoscenza del calcio italiano.

 

 

Galles-Portogallo e Germania-Francia sono queste le migliori 4 d’Europa. Non c’è posto per le rivelazioni nella parte destra del tabellone, come diversamente è successo dall’altra parte. Chi vincerà? La Francia padrone di casa come nel ’84?, la Germania campione del mondo?, il Galles proprio nell’anno della Brexit?, o il Portogallo consegnerà il quarto pallone d’oro a Cristiano Ronaldo?

Alessio Tessicini.

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