Italia Spagna: la parola d’ordine è qualità

Questa sera le porte di Wembley apriranno i propri battenti per ospitare la semifinale del campionato europeo tra Italia Spagna. La voglia di vivere, ancora una volta, un’altra notte magica è alta. La tensione e la posta in palio saranno, però, i maggiori antagonisti di questa sfida, che come unico ideale, pone al centro la qualità del gioco.

Gli schieramenti delle due formazioni

Dal 2008 in avanti, in qualunque campionato europeo disputato, i destini degli Azzurri e della Roja, si sono incrociati. Ancora una volta, un classico del calcio mondiale, deciderà chi potrà guardare occhi negli occhi la coppa, nella prossima finale di domenica 11 luglio.

Questa sera, le scelte di formazione dei due tecnici sembrano pressoché delineate.

L’ Italia di Roberto Mancini, non cambierà quasi nulla, rispetto al quarto di finale disputato contro il Belgio. L’unica modifica obbligata è l’innesto di Emerson Palmieri che andrà a sostituire l’infortunato Spinazzola, sulla catena di sinistra. Per il resto, si continuerà sulla falsa riga degli scorsi match. Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Bonucci e Chiellini completeranno il reparto difensivo. La cabina di regia sarà occupata dall’insostituibile Jorginho, accompagnato da Verratti e Barella. Infine, l’attacco sarà composto dagli “amici de gol” Insigne ed Immobile, sorretti dall’instancabile corsa di Federico Chiesa.

Per quanto riguarda la Spagna, anche Luis Enrique ha deciso che la formazione titolare sarà simile all’ultima sfida contro la Svizzera. Il 4-3-3 sarà infatti composto, da Unai Simon che proteggerà la porta spagnola insieme ad Azpilicueta, Eric Garcia, Laporte e Jordi Alba. In mezzo al campo, i tre protagonisti saranno Busquets, Koke ed il giovane Pedri. Per terminare, il reparto offensivo sarà formato centralmente dallo juventino Morata, che agirà nel tridente insieme a Dani Olmo e Ferran Torres.

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Il centrocampo come ago della bilancia

Nella conferenza stampa di vigilia, che precede l’atteso match tra Italia e Spagna, il giovane centrocampista Pedri della formazione iberica, si è sbilanciato, confessando a suo parere, l’importanza fondamentale che avrà il centrocampo per decidere questa sfida:

Pedri
FOTO: Imago

“Entrambi i reparti sono forti, sia il nostro che quello dell’Italia. Possiedono davvero tanta qualità. Sarà una sfida molto combattuta in mezzo al campo, chi vincerà questo duello potrà vincere la partita”.

Italia e Spagna sotto certi punti di vista sono due squadre che si assomigliano. Piace ad entrambe giocare un calcio veloce e dinamico, recuperando velocemente tanti palloni.
Sul piano qualitativo, gli Azzurri sembrerebbero avere qualcosa in più; specialmente nel reparto mediano, dove sia Verratti che Jorginho hanno le carte in regola per agire da playmaker.
Di conseguenza, sarà fondamentale l’approccio nei primi minuti delle due formazioni, analizzando chi prenderà le redini del gioco.

Luis Enrique in merito a questo dichiara:

“La novità targata Mancini, è la voglia dell’ Italia di dominare sotto tutti i punti di vista. Sono bravi in fase di impostazione, ma lo sono ancor di più quando non hanno il possesso del pallone.”

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