Tebas non ci sta e sferra l’attacco alla Premier: il duro affronto!

Soldi e pallone. Binomio con cui stiamo, a malincuore, tendendo a farci l’abitudine, una relazione che non vorremmo così evidente ma che purtroppo appartiene alla realtà dei fatti. Dal Fair Play Finanziario voluto dalla Uefa, fino alla provocazione che è stata mossa qualche mese fa proprio nei confronti della confederazione calcistica continentale con la proprosta Superlega. Insomma, il calcio è ormai anche questo.

Tebas Liga Premier

Ma la politica calcistica vive anche di scontri tra i rappresentanti delle leghe europee. In questo caso a parlare è il mai banale Javier Tebas, presidente della Liga, massimo campionato spagnolo, il quale sferra l’attacco alla Premier League, che ricordando in un piccolo off topic, non vedrà le sue squadre schierate per via del rinvio voluto dalla stessa lega in simbolo di lutto per la morte di Sua Maestà. Di seguito, le parole del numero uno del campionato iberico:

“Per tornare a galla, il Barcellona ha dovuto vendere 700 milioni di asset del club e questo perché è in mano ai soci e non può ricevere iniezioni di denaro da proprietari o azionisti. Il prossimo anno si vedrà – aggiunge Tebas –. È chiaro che il Barcellona dovrà incassare tanto, perché non penso che attiverà altre leve e gli stipendi resteranno li. Però lo sanno, e lavorano per questo”.

“Da tempo abbiamo segnalato e attaccato i Club Stato, Psg e City, ora ci sono ci club in mano ai mecenati, gente che tira fuori il libretto degli assegni e pompa denaro nei propri club, gonfiando il mercato e rendendo il calcio insostenibile economicamente. In questa estate la Premier League ha chiuso il mercato con 2296 milioni di spesa e 1090 di vendite, un saldo negativo di 1206 milioni. La Liga ha registrato un -50, la Bundesliga un +50, la Ligue 1 +96 e la Serie A +24. Un anno fa per la Premier League sul mercato c’era stato un passivo di altri 620 milioni: in due anni in Inghilterra siamo quasi a 2 miliardi di saldo negativo. È insostenibile e ingiustificabile. Però agli inglesi ricordo sempre una cosa: in questo secolo le squadre spagnole hanno vinto 36 titoli europei, quelle della Premier League 13.

La Premier ha dei meccanismi di controllo, dovrebbero farli funzionare. E poi c’è la Uefa, ma quelli continentali entreranno in vigore solo nel 2024. Di certo così non si può andare avanti, non si può continuare a iniettare cash in club che perdono soldi. Ripeto, il Barça ha dovuto vendere beni per 700 milioni di euro“.

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