Gli allenatori fanno la voce grossa, non possono andare avanti in questo modo: è il momento di cambiare tutto
La voce degli allenatori è spesso quella della verità. I tecnici gestiscono i calciatori, ne dosano l’uso in campo, conoscono i minutaggi e devono spesso scendere a patti con delle regole che non sono congeniali al funzionamento e al girare del gioco. Accettare tutte le regole imposte dall’esterno è a volte motivo di sconforto e, soprattutto, di malcontento.
Una delle origini del malcontento è l’inizio della Serie A: non è la competizione in sé a creare dei problemi o a suscitare il fastidio da parte dei tecnici, bensì una regola che il campionato è costretto a seguire e che preferirebbe invece modificare.
Igor Tudor ha risollevato il problema negli ultimi giorni, andando ancora una volta a calcare su un aspetto che non fa piacere né a lui né a tutti gli altri allenatori: un aspetto penalizzante per chi scende in campo e per chi gestisce gli stessi calciatori è l’inizio della Serie A prima che termini il calciomercato.
Tudor non ci sta: la Serie A dovrebbe cominciare dopo il mercato, le proteste non si fermano
A pochi giorni dall’inizio della Serie A, a esprimere tutto il proprio malcontento è stato Igor Tudor. Il tecnico della Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del nuovo campionato ai microfoni di ‘Sky‘, analizzando la situazione della rosa a sua disposizione e dei calciatori che vengono accostati alla Juventus.
Senza perdersi troppo in giri di parole, Tudor si è opposto all’inizio della Serie A con ancora il mercato aperto. Questa dichiarazione si sente dagli allenatori di anno in anno, ma la situazione continua a rimanere intatta: la massima serie italiana apre dunque i battenti prima ancora che gli organici siano al completo.
Questa situazione, come dichiarato dal tecnico croato, non è per niente ottimale: “Ti dà insicurezza e distoglie la concentrazione dal lavoro quotidiano con i giocatori che hai a disposizione. Il che è fondamentale. Per me sarebbe normale chiudere il mercato una settimana prima di cominciare il campionato”, ha infatti ammesso a ‘Sky‘.

Tudor non è l’unico tecnico a essersi opposto a questa prassi della Serie A. Anche Gasperini in passato ha ammesso di trovarsi in disaccordo con il campionato cominciato quando si deve ancora dare fondo alle ultime energie per completare gli innesti. A una squadra farebbe comodo avere infatti la certezza circa i calciatori a disposizione per cominciare con la giusta fiducia.
Passano i mesi, gli anni e le trattative, ma questa regola non cambia: la Serie A continua a iniziare prima della fine del mercato pur trovandosi di fronte ondate di proteste da parte dei tecnici. Proprio lo scorso anno, a tal proposito, pareva esserci uno spiraglio per ottenere qualche apertura, e la situazione potrebbe arrivare a una svolta.
Allenatori in rivolta, ma a dettare legge è la Liga: l’aveva spiegato l’ad Luigi De Siervo
A ‘La Gazzetta dello Sport‘ lo scorso anno l’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo aveva confessato di poter avere qualche apertura: con questa finestra di mercato che si conclude in modo troppo tardivo rispetto all’inizio del campionato, non soltanto Tudor ha storto il naso, è un problema che si ripercuote da anni.
De Siervo ha dichiarato che in futuro si potrebbe pensare a una soluzione per evitare il malcontento generale tra gli allenatori e le rispettive rose: giungere all’inizio della stagione con dei calciatori mancanti è motivo di disagio per tutti, perciò potrebbero esserci dei passi avanti capaci di garantire una scissione tra mercato e campionato.
“Non è utopia iniziare dopo il calciomercato. Ci abbiamo provato anche confrontandoci con le Leghe Europee, ma la Liga Spagnola è stata categorica in tal senso e non siamo riusciti a trovare l’accordo. Nostro malgrado abbiamo dovuto accettare di arrivare fino al 30 agosto per la chiusura del mercato”, ha ammesso De Siervo.

A dettare legge è la Liga, che ha maggior voce in capitolo e decreta dunque le regole da seguire anche per tutte le altre competizioni europee, che si adeguano alla scelta di concludere l’ultimo giorno di agosto e mettere piede in campo alla prima di campionato con ancora qualche aggiustamento o cessione all’orizzonte.
Nonostante la fiducia di De Siervo, a distanza di un anno non è cambiato nulla: i tecnici proseguono le loro proteste più o meno silenziose e il discorso ritorna periodicamente a tenere banco. Prima o poi, le proteste verranno prese in considerazione e potrebbe esserci qualche vento di cambiamento.