Sampdoria: è la fine di tutto? Il comunicato della società che fa infuriare i tifosi

In casa blucerchiata non si riesce proprio a trovare pace. E il comunicato della società non ha fatto altro che alimentare ancora di più la rabbia di una tifoseria ormai stanca da tempo.

Doveva essere la stagione della rinascita, dopo il quasi spaventoso epilogo di quella passata, con la retrocessione in Serie C scampata solo per il caso Brescia e il doppio successo ai Playout contro la Salernitana. E invece la Samp è ripartita portandosi gli strascichi di quel periodo di giugno.

Quattro giornate, zero punti e quell’ultimo posto in classifica che ora spaventa più che mai. In una Serie B che corre veloce, i blucerchiati sono ancora fermi ai posti di blocco, con un’identità non ancora trovata dal nuovo allenatore Donati e dalla società.

Una situazione complessa, nel stile del gioco da tavola Cluedo. Tanti indizi che finalmente ti portano vicino alla risposta finale, ma con qualcosa che riesce a creare inconvenienti, facendoti tornare al punto di partenza. Quei problemi li sta creando proprio la società, tra promesse irreali e comunicati che lasciano senza parole una tifoseria intera.

Il comunicato che sa di presa in giro: la Gradinata Sud non ci sta e scende in campo

Sa di presa in giro. E non solo perché è arrivato a poche ore dalla protesta della tifoseria blucerchiata, ma anche perché al suo interno sono state fatte promesse illusorie. Promesse alla quale la Gradinata Sud non crede più, visto l’andamento di tali impegni e scelte fatte.

Ma facciamo un passo indietro. Il principale investitore e azionista del club è l’asiatico Joseph Tey, che aveva salvato la società dal fallimento meno di un anno fa e che quest’anno non si è tirato indietro alle sue responsabilità, garantendo nuova liquidità al club.

Presidente Sampdoria Matteo Manfredi
Il comunicato che sa di presa in giro: la Gradinata Sud non ci sta e scende in campo (LaPresse) – Rompipallone.it

Il problema è che ciò è stato fatto riducendo i costi di diverse aree e sostituendo varie pedine all’interno dello scacchiere. Una mossa, al momento, risultata sbagliata. Manfredi è rimasto solo come figura istituzionale; Jesper Fredberg è il nuovo direttore sportivo; Nathan Walker è considerato colui che muove i fili dell’intera organizzazione.

Tre nomi, tre figure autoritarie, che non vengono considerati all’altezza del ruolo che ricoprono. E proprio questo è stato il fulcro della protesta. Una critica verso uomini messi alla guida, ma incapaci di operare con efficacia per riportare in alto il nome della Sampdoria, tanto da spingere i tifosi a chiedere la cessione del club.

Squadra Sampdoria sotto la Gradinata Sud
In casa blucerchiata non si riesce proprio a trovare pace. E il comunicato della società non ha fatto altro che alimentare ancora di più la rabbia di una tifoseria ormai stanca da tempo. (LaPresse) – Rompipallone.it

Il tutto alimentato da una cattiva gestione di un mercato praticamente assente (o fatto male), di un allenatore non ancora all’altezza del calcio italiano e della mancata conferma di figure come Lombardo ed Evani, che avevano portato almeno entusiasmo sul finire della scorsa stagione.

E alla fine la ciliegina sulla torta ce l’hanno messa Tey poche ore dopo la protesta. Un comunicato ufficiale che sa poco di vero e fatto solo per calmare gli animi di un popolo stanco.

Tra obiettivi a lungo termine e richiesta di unità e coesione, la promessa è la Serie A entro il 2028, ma così facendo l’unica Serie che vedranno i tifosi sarà in Tv con un documentario: “Ricordi di una gloriosa Sampdoria”.

 

 

 

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