Sempre meno al tanto atteso big match tra Milan e Napoli, e Allegri far sicuramente affidamento ad uno dei suoi nuovi leader. Prestazioni che hanno catturato l’attenzione anche della dirigenza rossonera.
Cresca l’attesa attorto allo Stadio San Siro, dove alle 20:45 andrà in scena uno dei primi match dal forte profumo di scudetto. Milan e Napoli si affrontano in un duello in stile cowboy, pronti a sparare il più velocemente possibile per non essere colpito dall’altro.
Una sfida che dirà già tanto sull’andamento di questo campionato. È certamente ancora presto per parlare di “sfida scudetto”, ma ha tutto ciò che serve per definirsi tale: posizioni in classifica, distanza l’uno dall’altro e calciatori capaci di portare al successo finale.
Dai vari De Bruyne, Modric, McTominay, Leao, passando per quelli “nascosti” (ma che sono imprescindibili per i tecnici) come Politano, Lobotka, Rabiot, fino ad arrivare ad uno dei calciatori più discussi dell’estate e che ora si è preso in mano la difesa di Allegri, Fikayo Tomori.
Dallo scambio con la Juventus al rinnovo: in pochi mesi è cambiato tutto
Era praticamente ad un passo dal salire sull’aereo con destinazione Torino, lato Juventus. Una trattativa, come riportato da Matteo Moretto, vicina ad essere conclusa, con rossoneri e bianconeri pronti a definire gli ultimi dettagli per arrivare allo scambio Tomori-Vlahovic.
Non è una novità che il neo-tecnico del Diavolo volesse (e voglia ancora) un attaccante con caratteristiche diverse da Gimenez e che in cima alla lista dei desideri ci fosse il serbo, così come era noto che Tomori potesse essere il “sacrificabile” per fare cassa e reinvestire.

Un scambio che avrebbe rafforzato strategicamente sia Milan che Juventus, e che invece ha visto l’inglese dire no prima a Tudor e poi anche all’altra interessata Tottenham, cambiando completamente il finale di questa storia.
È rimasto e si è preso le redini della difesa del Milan 2.0 di Allegri a suon di prestazioni e clean sheet. Prestazioni che sono finite anche nel mirino della dirigenza che ora, come riportato sempre da Moretto, è intenzionata a proporre un rinnovo fino al 2027 (il contratto dell’inglese scade nel 2026), con le due parti che sono già a lavoro per trovare la soluzione giusta.
Tomori e in numeri quando lui è in campo: Allegri ha un nuovo muro
In passato ne ha avuti di muri e anche di un certo livello. Dai Thiago Silva e Nesta milanesi, passando per la BBC juventina formata da Bonucci-Barzagli-Chiellini. Nomi che, solo a citarli, rendono l’idea delle forze difensive che Allegri ha avuto in passato.

Ora, però, Tomori può prendersi la scena tra questi nomi, dopo quanto dimostrato nelle prime uscite. I paragoni sono forti e non vogliamo nemmeno farli, ma (al momento) i numeri dell’inglese ricordano quelli delle grandi difese del tecnico livornese.
Infatti, escluso lo scivolone interno contro la Cremonese alla prima giornata, il Milan ha subito, tra campionato e Coppa Italia, zero reti in quattro partite (cinque con quella di metà agosto contro il Bari), con Tomori che è stato in campo per tutti i 360 minuti a disposizione. Tra poche ore sfiderà i campioni d’Italia e Conte è avvisato, mentre Allegri può già pensare ad un eventuale “corto muso”.