Una statistica che a volte può risultare utile ad una squadra per sbloccare una partita bloccata. E due del nostro campionato hanno quest’arma in più, che hanno già utilizzato.
Lo sappiamo bene: il calcio italiano è un calcio molto difensivo, fisico, tattico. Molte squadre, o meglio gli allenatori italiani della Serie A, fanno di questi elementi la base della loro idea di gioco. Tanta sostanza, tante manovre, tanti passaggi per arrivare tutt’insieme in porta.
Ma non sempre si riesce a trovare il varco giusto quando un intero plotone ti aspetta nella sua trincea. Ed è qui che entrano in gioco i “fantasisti”, figure mitologiche che negli anni ha fatto perdere le proprie tracce in Italia, scegliendo altri campionati per sprigionare tutta la loro qualità.
Quei pochi rimasti, però, ci sono e si fanno vedere, a suon di dribbling e giocate di livello. La lista è amplia e anche con nomi di alto rango tra cui Politano, Saelemaekers, Nico Paz, Yildiz. Tutti, però, alle spalle di due vere sorprese di questo inizio di campionato.
Vieira si gode la sua freccia: e il Napoli di Conte ne sa qualcosa
Si, proprio Conte ne sa qualcosa. Il perché? Basta ricordare cosa è successo domenica al Maradona nei primi 45 minuti di gioco. Il Genoa è arrivato in un impiatto di Fuorigrotta infuocato e, in più di mezz’ora, ha fatto calare il gelo artico sulle tribune. E il merito è tutto di Brooke Norton-Cuffy.
Il calciatore più talentuoso di questo inizio di campionato rossoblù. La rete è gran parte sua: dribbling secco su Olivera, che sta cercando ancora di capire cosa sia successo, e palla al centro per Ekhator, che di tacco si candida già per vincere il premio “gol dell’anno”.

La giocata contro il Napoli dell’inglese, è solo la conferma dei numeri impressionanti dell’esterno di Vieira. In campionato, come riporta Kickest, si piazza al secondo posto con 11 dribbling riusciti su 14 tentativi. Ha praticamente l’80% di successo di superare l’avversario.
Un giocatore esploso definitivamente con Viera, dopo l’anno di adattamento al campionato italiano. E il Napoli sta già muovendo qualcosa. Norton-Cuffy, pero, è secondo in questa speciale classifica, alle spalle solo di un’altra incredibile sorpresa.
Runjaić ha il suo nuovo fantasista: e pensare che l’anno scorso faceva la panchina
Anche lui, come Norton-Cuffy, faceva già parte del nostro campionato. Nello specifico stiamo parlando, naturalmente, dell’Udinese. E ancora di più nello specifico di Arthur Atta. Il francese si è preso il centrocampo/trequarti, dopo l’addio Thauvin, e lo sta facendo anche bene.
Le manovre offensive partono quasi tutte dai suoi piedi. E un motivo ci sarà. Ha fisico, è alto, strutturato e una gamba che a volte ricorda Paul Pogba nel suo prime. Certo, ora i paragoni sono forti ed è presto per fare sentenze. E comunque entrambi sono francesi ed è già un primo segno.

È giovane, ha ancora tanto da dimostrare, ma nel frattempo si prende la prima posizione per numeri di dribbling riusciti, 15 su 23 tentativi, con una percentuale che, inevitabilmente, si abbassa leggermente rispetto all’inglese (65%).
Il classe 2003 ha gamba, tecnica e anche voglia di segnare. E quel gol a San Siro contro l’Inter, ne è la prova, con un contropiede palla piede e tiro da fuori, che solo i talenti sanno fare. Ora sta a Runjaić continuare a valorizzarlo, mettendolo (di nuovo) al centro del gioco della sua Udinese.