Il mondo del giornalismo sportivo e dell’automobilismo piange Andrea De Adamich, scomparso all’età di 84 anni. Ex pilota di Formula 1 e volto storico delle telecronache televisive, De Adamich ha rappresentato per decenni una delle voci più riconoscibili e autorevoli del motorsport italiano. La sua scomparsa lascia un grande vuoto tra gli appassionati e i colleghi che hanno condiviso con lui la passione per le corse e per il racconto sportivo.

Dalla pista alla televisione
Nato a Trieste nel 1941, Andrea De Adamich è stato protagonista in pista negli anni sessanta e settanta, correndo con scuderie prestigiose come Ferrari, McLaren, Brabham e March. Dopo aver concluso la carriera agonistica, ha saputo reinventarsi come volto televisivo, diventando un punto di riferimento per gli appassionati grazie alle sue telecronache precise e coinvolgenti.
La sua capacità di spiegare il mondo delle corse con linguaggio chiaro e passione lo ha reso un simbolo per più generazioni di spettatori.
Un riferimento per il motorsport italiano
De Adamich è stato una delle figure più amate nel panorama sportivo televisivo. Per oltre trent’anni ha lavorato come telecronista e opinionista per diverse emittenti, tra cui Mediaset e Rai, portando la Formula 1 nelle case di milioni di italiani. Oltre al suo ruolo giornalistico, è stato un importante promotore di eventi motoristici e direttore del Centro Internazionale Guida Sicura presso l’autodromo di Varano de’ Melegari.
L’eredità di un uomo di sport
Con la sua scomparsa, l’Italia perde non solo un grande pilota e un giornalista competente, ma anche un uomo che ha saputo raccontare lo sport con eleganza e rispetto. Andrea De Adamich ha unito tecnica, cultura e passione, riuscendo a trasmettere al pubblico l’essenza delle corse come pochi altri.
Il suo ricordo resterà vivo tra i tifosi e nel cuore di chi ha imparato a conoscere la Formula 1 attraverso la sua voce, sempre pacata ma piena di entusiasmo.