Lutto nel calcio, è morto un ex bomber di Serie A

Il calcio italiano piange il bomber che ha dato spettacolo tra gli anni ’60 e ’70 in Serie A: è morto a 78 anni.

Il mondo del calcio ogni tanto piange una vittima illustre. Negli ultimi anni sono stati parecchi a lasciarci: da Diego Maradona, nel novembre 2020, a Pelè che è passato a miglior vita lo scorso dicembre, passando per le tragiche – e costosissime da un punto di vista umano – scomparse di Paolo Rossi e Gianluca Vialli. Questi però sono soltanto i più famosi (e certamente ne dimentichiamo alcuni): campioni che con i loro gol e le loro gesta hanno avvicinato migliaia e migliaia di persone al gioco del calcio, restando così indelebili nella memoria di ogni appassionato del pallone.

Palermo piange Gaetano Troja: il bomber aveva 78 anni

Il mondo del calcio, Palermo in primis, piange la scomparsa di Gaetano Troja. Il bomber nato nel capoluogo siciliano 78 anni fa, che con i rosanero ha vissuto gran parte della carriera da calciatore, è scomparso mentre era ricoverato in ospedale a causa di alcuni problemi di salute.

Il mondo del calcio piange Troja, ex bomber del Palermo
Mirri, qui con Mattarella, omaggia Troja dopo la sua morte (ANSA – Rompipallone.it)

Gaetano Troja ha dedicato una grossa fetta della sua vita all’amore per il Palermo. Da calciatore ben 178 presenze e 43 gol con i rosanero, tra cui il più celebre resta quello segnato contro il Cagliari di Gigi Riva nella stagione 1969-1970: un gran colpo di testa in tuffo con cui Troja condannò la formazione sarda, a fine anno vincitrice dello scudetto, alla prima e unica sconfitta stagionale. Per questo l’attuale presidente del Palermo, Dario Mirri, ha voluto omaggiare l’ex bomber siciliano: “Nella memoria di ogni palermitano, Tanino (così era soprannominato Troja) ha rappresentato la storia e la leggenda rosanero“. E poi in chiusura un commento che lascia spazio all’emozione: “Ora continuerà ad esserlo, in eterno“.

Poche parole che però restituiscono la dimensione dell’amore del popolo palermitano nei confronti di bomber Troja. Oggi a piangerlo, come detto, è tutto il mondo del calcio. L’ex centravanti nel corso della sua carriera ha vestito anche le maglie di Brescia, Napoli, Bari e Catania. Sempre legato al Meridione, dunque, tranne la breve parentesi con le Rondinelle tra il 1966 e il 1968: Troja venne ceduto al Brescia, dal Palermo, per ragioni di bilancio. Probabilmente anche contro la sua volontà. Uno dei tanti gesti d’amore per quella che è stata e per sempre sarà la sua casa. Uno di quegli amori che non finiranno mai, indissolubilmente sanciti dal pallone che rotola.

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